Chitarra Jazz
Percorso di Chitarra Jazz
Direttore: Walter Donatiello
Il percorso di Chitarra Jazz è il frutto da una didattica completamente rinnovata e sperimentata da ormai quasi vent’ anni con quasi 4000 studenti di chitarra jazz provenienti da tutta Italia.
Nel corso di questi anni sono intervenuti Joe Diorio, Mick Goodrick, Marc Ducret e molti altri lasciando un contribuito di altissimo spessore formativo a far sì che il CEMM avesse un corso di Chitarra Jazz di altissima qualità.
Spesso parliamo dei docenti ma motivo di orgoglio della scuola sono anche i nostri studenti passati e presenti, molti dei quali oggi sono impegnati ad insegnare presso altre strutture musicali o suonano nelle performance più importanti italiane .
Molti di loro si sono contraddistinti didatticamente proprio per il metodo dato loro negli anni durante la formazione al CEMM e li ringraziamo per aver creduto in un modo nuovo di fare didattica e di credere che ogni chitarrista jazz debba essere unico e insostituibile, quali noi tutti siamo.
Parlando della didattica della chitarra jazz è essenziale non formare cloni. Per permettere di studiare un linguaggio complesso come il jazz bisogna fornire tutti gli elementi necessari che possano portare lo studente ad improvvisare rispettando le caratteristiche stilistiche della tradizione e maturando un modo musicalmente personale di suonare Jazz .
Studiare la Chitarra Jazz non deve limitare la voglia di contaminare le infinite possibilità che il Jazz oggi ha , di riflesso anche la chitarra ha avuto una trasformazione stilistica e compositiva. Infatti non possiamo suonare jazz come se fossimo negli anni cinquanta, bisogna quindi tenere presente che viviamo nel 2016 con tutte le variabili insospettabili che ciò comporta per la musica.
Oggi non si può più pensare ad una formazione seria frequentando corsi a modulo, in quanto è fortemente limitativo per la formazione dello studente stesso.
Il corso di Chitarra Jazz al CEMM è stato costruito con una metodologia divisa in livelli dando la possibilità allo studente di accedere al proprio livello senza buttare via tempo e denaro ma con la possibilità di crescere velocemente .
Abbiamo suddiviso la didattica in quattro livelli per permettere a tutti quelli che ne hanno i requisiti, di accedere senza lacune didattiche e/o tecniche. Lo studente può intraprendere il percorso iscrivendosi in ogni periodo dell’ anno accademico facendo solo un’ audizione o un esame integrativo per valutare la propria preparazione e la vera competenza per accedere al livello assegnato.
PRIMO E SECONDO LIVELLO
Si pongono le basi della musica Jazz e Blues con un occhio attento su cosa è la tradizione Be-Bop.
Sarà essenziale porre le basi per la conoscenza dell’ Armonia Funzionale idonea ad affrontare l’analisi armonica e melodica di standards di media difficoltà e delle relative varianti melodiche e ritmiche.
Questi due livelli sono spesso molto formativi perché danno l’equilibrio tra teoria e pratica strumentale. Molti dei nostri nuovi studenti arrivano da noi con un approccio sbilanciato tra le due cose; spesso hanno studiato armonia in modo approssimativo e incompleto quindi ci si ritrova a rimettere mano a nozioni di armonia incomplete o addirittura sbagliate. Tecnicamente invece il nuovo studente non ha idea dell’ approccio Biomeccanico legato alla tecnica , quindi soggetto a cattivo suono, tendiniti recidive, tunnel carpali, dito a scatto, tutte patologie che andrebbero evitate per una lunga vita chitarristica. (il programma relativo è consultabile in segreteria ).
TERZO LIVELLO
Il Terzo livello pone come obiettivo la conoscenza del repertorio a memoria dei brani più significativi della tradizione affinchè il Chitarrista di Jazz sia pronto ad affrontare la professione senza lacune , con un uso completo dell’armonia funzionale, un uso chitarristico applicato alle forme del jazz e degli standars , un uso consapevole dell’ accompagnamento armonico , ritmico e degli elementi applicati al contrappunto di prima , seconda specie e terza specie. Inoltre il chitarrista dovrà imparare ad armonizzare in tempo reale una linea melodica, a costruire dei Walking Bass simultaneamente con tensioni e adeguate relazioni armoniche, abolendo i Walking Patterns, e dovrà sviluppare la lettura a prima vista, condizione necessaria per poter comunicare con gli altri musicisti.
Il terzo livello impone anche lo studio di vari musicisti di riferimento come Joe Pass, attraverso lo studio e l’analisi di “Virtuoso” per la costruzione delle forme tipiche della chitarra sola, o come Wess Montgomery, con attenzione particolare all’apprendimento dell’articolazione nel linguaggio jazzistico (la lista è richiedibile in segreteria per approfondimenti).
QUARTO LIVELLO
Il Quarto Livello è il livello finale. Il CEMM deve apportare al corso di Chitarra Jazz la possibilità di sonare Hard Bop seguendo il vero periodo storico, quello successivo al Be-Bop, quindi non potremo suonare Hard-Bop con la metodologia del Be-Bop e a questo scopo inseriremo le Superimposition e neutralizzeremo le funzioni che hanno caratterizzato il Bop.
Come parte essenziale si studierà l’ armonia Pentatonica, i sistemi pentatonici e le varianti ritmiche usando i modelli accentuativi, le collocazioni esatte delle forme dei sistemi pentatonici e non erroneamente pensate come le scale pentatoniche, scale surrogate ma di grosso dominio per la semplicità di esecuzione. Sarà invece dato rilievo alle funzioni melodico-pentatoniche nella costruzione e analisi della musica Hard Bop partendo dalle funzioni melodiche del tema, con estrazione delle armonie improvvisative relazionate alla funzione quartale, da non confondere con le disposizioni per quarte.
Lo studente, tramite test di ammissione, accede al livello più idoneo cercando di ottimizzare l’ampio programma del corso affinchè non si abbiano dubbi relativi alla didattica per lo svolgimento successivo del programma.
Il corso professionale deve avere dei parametri molto alti affinchè la scuola possa crescere e alzare il livello di preparazione con gli stessi studenti. Infatti allo studente CEMM si richiede di avere e mantenere una dedizione particolare, ecco perché la possibilità fondamentale di svolgere lezioni individuali, le quali spesso vengono integrate con laboratori di Ear-training, Musica d’Insieme, Arrangiamento, Studio sul ritmo e laboratori di Specializzazione con chitarristi di Jazz internazionali.
Quali sono le caratteristiche di uno studente tipo del corso di chitarra jazz al CEMM? Normalmente chi frequenta il corso di chitarra jazz arriva già da un percorso di studi da altre realtà professionali o addirittura con attestati legalmente riconosciuti o lauree in jazz.
Tale target ci permette di lavorare con i nostri studenti approfondendo materie come l’Acusica o il Ritmo Organico affinchè il linguaggio jazz abbia una forma chiara, attuale e congrua alla musica stessa.
Le lezioni di Chitarra Jazz si svolgono individualmente col docente di riferimento che sarà sempre lo stesso fino al termine del progetto didattico , a meno che questi non abbia solo compiti di approfondimento generico. Le lezioni hanno uno svolgimento completo in quanto lo stesso insegnante insegna Armonia e Tecnica d’Improvvisazione mettendo in pratica con lo studente le nozioni acquisite. Questo affinchè si salti quella fastidiosa divisione tra insegnanti di armonia e insegnanti di strumento che non possono essere isolati rischiando di avere strategie didattiche troppo separate e non controllabili per la formazione del musicista.
ARMONIA - RITMO – MELODIA - LINGUAGGIO
La finalità dello studio dell’ Armonia è quella di portare lo studente ad avere una conoscenza reale e completa, senza trucchetti e regole incomplete, sull’Armonia Funzionale attraverso il concetto di Monotonalità applicato al jazz, dal Blues al Be Bop.
Uno studio della Chitarra Jazz completo implica inizialmente uno studio radicale della tradizione attraversando gli aspetti ritmici e melodici applicati alle nozioni di Simmetria e Asimmetria. Con l’uso consapevole dell’ aspetto ritmico otterremo quindi tutte le funzioni legate organicamente e musicalmente alla Poliritmia e non come se fossero degli elementi estemporanei e senza alcuna logica musicale inseriti in un contesto di ignota gestione.
Il compito primario sarà quindi quello di far sì che lo studente conosca la tradizione e tutti gli elementi in gioco nel linguaggio stesso così che possa avere una consapevolezza adeguata attraverso lo studio della musica BeBop e dell’evoluzione del linguaggio che lo caratterizza. Troppo spesso viene sottovalutato il pronunciare una frase correttamente dal punto di vista melodico ma anche ritmico, sapendo collocare gli accenti nel posto e nel momento corretti!
In questo percorso chitarristico si affrontano aspetti non comuni nella didattica consueta ed ormai obsoleta di molti programmi scolastici. Ad esempio, l’abolizione delle forme scalari, con un nuovo approccio dato dall’ uso delle Tension-Chord Tones come strumento di equilibrio armonico, ci porta verso una reale libertà d’ improvvisazione jazzistica legata, e in modo creativo, al linguaggio Bop.
Gli aspetti tecnici non verranno sottovalutati, verranno quindi inserite lezioni di Biomeccanica strumentale e posturale tutte rigorosamente applicate alla musica stessa.
DOCENTI
Walter Donatiello
Compositore, Ricercatore Musicale, Chitarrista, Didatta. Considerato uno dei chitarristi emergenti di talento nell’area contemporanea del momento. Vanta numerose collaborazioni nell’ ambito della musica jazz di tradizione e del fronte avanguardistico musicale. Le...